Le novità di Intesa Sanpaolo
Continua, in alcune realtà, un'eccessiva ed inaccettabile riduzione delle casse. Il 19 gennaio partirà, intanto, il nuovo modello di servizio.

Articolo della Redazione
Ormai ci siamo quasi: lunedì 19 gennaio partirà il nuovo modello di Servizio di Intesa Sanpaolo.
La prima novità riguarda le imprese: infatti, alcune aziende passeranno dalla filiale Retail alla filiale Imprese. Conseguentemente, qualche gestore Small Business diventerà Gestore Imprese.
L'altra grossa novità è invece relativa al mondo Personal, che verrà separato dal Retail con la creazione di filiali che rimarranno fisicamente nei locali delle agenzie Retail ma avranno un proprio direttore.
Ad oggi, 2 gennaio, dobbiamo registrare ancora una nebulosità a riguardo davvero sconcertante: non è ancora stata comunicata la composizione delle filiali Personal (molte saranno filiali con più sedi fisiche), così come rimangono senza risposta tutte le domande sui rapporti che dovranno intercorrere tra filiali Retail e filiali Personal.
Molti direttori, inoltre, attendono ancora di sapere dove saranno destinati dal 19 gennaio.
Sempre il 19 gennaio, molte filiali Flexi ridurranno il proprio orario di apertura al pubblico.
Consideriamo questa scelta senz'altro positiva: fin dai primi mesi di Banca Estesa le Organizzazioni Sindacali non hanno perso occasione per segnalare all'Azienda come in moltissime località fosse del tutto inutile tenere la Banca aperta fino alle 20.00. Si tenevano colleghi in agenzia quando non vi sono, di fatto clienti, togliendo personale nelle prime ore del mattino, quando invece l'afflusso è molto alto.
Con la nuova organizzazione, vi saranno filiali flexi che posticiperanno l'apertura al pubblico dalle 8.05 alle 8.30, altre che chiuderanno alle 19.00 ed altre ancora alle 18.30.
Insomma, se aggiungiamo le filiali standard (alcune aperte fino alle 16.55 altre fino alle 16.15) e se consideriamo che alcune filiali estese non chiudono in pausa pranzo e altre sì, rischiamo davvero di confondere eccessivamente il cliente. O no?
Un ultimo aspetto, questo molto meno "nuovo". Continuiamo a registrare, specie in alcune realtà, una spinta fuori luogo a ridurre fortemente le casse per "costringere" i clienti ad usare canali alternativi.
L'abbiamo già scritto anche su Insieme: la Fiba non è contraria alle nuove tecnologie.
Ma un conto è accompagnare la clientela ai canali alternativi, un altro conto è obbligarla ad ore di coda!
Stress per la clientela che si ribalta ovviamente in stress per i colleghi, che devono fronteggiare una massa di persone nervose che spesso lanciano anche insulti e non solo verso l'incolpevole cassiere.
Ricordiamo che l'Azienda e il Direttore sono responsabili dell'incolumità psico fisica dei dipendenti. Atteggiamenti di taluni che riducono il servizio di cassa, ma poi spariscono racchiusi in inavvicinabili uffici durante i momenti critici creati dalle loro decisioni sono innaccettabili!
Chiamateci e segnalateci tutte le situazioni insostenibili!