Come cambierà Intesa Sanpaolo
Un'analisi a tutto campo sul futuro del Gruppo a cura del segretario nazionale responsabile della Fiba Intesa Sanpaolo

Si è tenuta il 25 luglio a Cermenate la Segreteria di Coordinamento della FIBA/CISL Intesa Sanpaolo.
Svolgendo i propri lavori nello stabile sequestrato alla ‘ndrangheta che ospita il Centro Studi Sociali Contro le Mafie, voluto dalla Cisl e dedicato a Giorgio Ambrosoli, la Fiba Cisl Intesa Sanpaolo ha voluto manifestare tangibilmente la propria vicinanza a una realtà, quella del Progetto San Francesco, da tempo in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.
A fare gli onori, illustrando la storia e l'utilizzo dell'edificio ha provveduto Andrea Zoanni, impegnato in prima persona nel progetto e componente della Segreteria, oltre che Segretario Generale della Lombardia.
Nel corso della riunione, alla quale ha partecipato anche la Responsabile del Gruppo, Caterina Dotto, si è analizzata l'evoluzione aziendale, in particolare dopo la sostituzione del Direttore Operativo (in inglese COO, ovvero chief operating officer) Francesco Micheli, che per anni ha guidato l'organizzazione ed il personale in Intesa Sanpaolo, oltre che la stessa delegazione contrattuale dell'ABI.
Con l'arrivo del nuovo COO, Eliano Omar Lodesani, scelto dall'a.d. Messina, si apre un ciclo che vedrà probabilmente l'azienda impegnata a sviluppare il settore commerciale a scapito dell'amministrativo, non senza qualche preoccupazione sulla chiarezza e tenuta del modello e sulla effettiva possibilità di realizzarlo in modo fedele al piano industriale e con la necessaria gradualità. Ciò sarà possibile, a parere della Segreteria, solo se l'intero processo verrà accompagnato da un adeguato livello di interlocuzione sindacale, che dovrà sfociare in accordi coerenti adatti a regolamentare la nuova fase.
Sono stati rimarcate le difficoltà lamentate a più voci dalla rete, in merito alle insostenibili e improprie pressioni commerciali che molto spesso i colleghi si trovano a dover subire a causa dell'incapacità dei capi di trasmettere nel modo corretto gli input aziendali sul territorio.
Preoccupazione anche per una tendenza ad essere troppo sbrigativi nel chiudere le casse di molte filiali, con il rischio di perdere quote di mercato a favore di concorrenti meno “solerti”.
L'abitudine al passaggio ai nuovi canali aziendali richiede infatti un tempo adeguato, anche in considerazione dell'elevata età media della clientela.
Qualche dubbio anche riguardo a Banca 5, il nuovo canale commerciale dell'azienda dedicato ai clienti scarsamente fidelizzati, che pur essendo giudicato un tentativo non sbagliato di recuperare margini di profitto, presenta ad oggi caratteri altamente nebulosi.
Idem sentire per la banca estesa, che ancora presenta margini di inefficienza e di carente compatibilità con le esigenze di clientela e personale.
Da sviluppare poi, il ragionamento rispetto a come gestire la tematica degli inquadramenti, in coerenza sia con il nuovo modello di banca che con gli spunti contenuti nella piattaforma di rinnovo del CCNL.
Si è poi passati ad analizzare il percorso avviato alla ricerca di un accordo sul premio di risultato. Si tratta di un argomento in cui la FIBA di Intesa Sanpaolo intende impegnarsi con serietà, nella speranza di aprire una strada profittevole. Su tale tema la segreteria ha deciso di pianificare in autunno un direttivo che preveda al suo interno anche un momento seminariale con esperti accademici e, possibilmente, anche dell'azienda, per iniziare ad esplorare una materia ancora per molti versi da sviluppare.
Parlando della nostra Organizzazione è emersa la soddisfazione per la crescita di iscritti da fine anno in avanti, ottenuta prevalentemente grazie agli ingressi di nuovi quadri sindacali che hanno portato capacità organizzative ed entusiasmo, potendo trovare nella FIBA/CISL una sede adeguata ed accogliente per svolgere la propria attività; quadri che si stanno via via integrando con le strutture presenti. Oltre a questi anche alcuni progetti di proselitismo e di radicamento sul territorio stanno dando buoni frutti.
Infine si è analizzato l'impatto dei nuovi ingressi di aziende come la Banca di Credito Sardo e la Cassa di Risparmio di Venezia, che saranno fuse entro fine anno in Intesa Sanpaolo.
Articolo di Marco CIANI – segretario nazionale responsabile Fiba Intesa Sanpaolo