Ancora stallo per il rinnovo del CCNL
Le posizioni rigide dell'ABI, che andrebbero a penalizzare in particolar modo i lavoratori più giovani, sono inaccettabili e minano il processo di rinnovo del Contratto

Articolo della Redazione
Le posizioni dell'ABI continuano ad essere sideralmente lontane da quelle dei Rappresentanti dei Lavoratori.
Ancora nell'ultimo incontro, tenutosi giovedì 13 novembre, la parte datoriale ha espresso come precondizione per l'inizio di una trattativa vera e propria l'accettazione - da parte sindacale - di una riduzione strutturale del costo del lavoro che dovrebbe avvenire con il blocco degli scatti di anzianità e la riduzione del perimetro base di calcolo per l'accantonamento al TFR (o alle forme di previdenze complementare).
Si tratta, evidentemente, di posizioni inaccettabili per il Sindacato che andrebbero a penalizzare in particolar modo i più giovani che - privati di scatti di anzianità - potrebbero vedere un aumento delle loro retribuzioni solo grazie ad eventuali e teorici premi aziendali. Ancora più inaccettabile risulta il metodo: imporre queste richieste come precondizioni intrattabili per incanalare, successivamente, gli altri argomenti sul tavolo.
Come ha dichiarato il segretario generale della Fiba Cisl, Giulio Romani, "è una trattativa in cui non si tratta, nella quale i banchieri hanno un atteggiamento criptico. Non vogliono rompere, ma non fanno passi avanti e mostrano un unico minimo comune denominatore: il taglio del costo del lavoro".
Altra richiesta dell'ABI è quella di spostare sempre più temi dalla trattativa nazionale a quella aziendale. Su questo punto non vi è una particolare preclusione da parte della Fiba, ma non è possibile scambiare una posta certa per una incerta. Chi garantisce che, una volta concluso un eventuale CCNL più "snello", gli accordi di secondo livello si realizzino?
Insomma, lo stallo nelle trattative permane. Il 19 novembre la Fiba ha riunito il proprio comitato esecutivo, dove è stato deciso che - in caso di impossibilità nella prosecuzione delle trattative - si attiveranno tutte le forme di mobilitazione del caso, compreso lo sciopero generale della categoria.
La prosecuzione degli incontri con ABI è prevista per oggi, 25 novembre e, se non salta il tavolo, per proseguiranno domani.